Entrerà il vigore il 5 novembre 2020 il “Regolamento sul perimetro di sicurezza cibernetica nazionale” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 ottobre 2020.

Il perimetro di sicurezza cibernetica nazionale (di seguito “Perimetro”) – stabilito dalla Legge n. 133/2019 – mira a garantire un elevato livello di sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici delle pubbliche amministrazioni, delle istituzioni e degli operatori pubblici e privati, con sede nel territorio nazionale, da cui dipende sia l’esercizio di una funzione essenziale dello Stato, sia la fornitura di un servizio essenziale per il mantenimento di attività civili, sociali o economiche, fondamentali per gli interessi dello Stato, considerando che qualsiasi interruzione, anche parziale, o malfunzionamento, potrebbe causare danni alla sicurezza nazionale.

Il Regolamento si applicherà ai soggetti che esercitano funzioni e/o servizi essenziali dello Stato nei seguenti settori di attività:

  • affari interni;
  • difesa;
  • spazio e aerospaziale;
  • energia;
  • telecomunicazioni;
  • economia e finanza;
  • trasporti;
  • servizi digitali;
  • tecnologie critiche (intelligenza artificiale, robotica, semiconduttori, sicurezza informatica, aerospaziale, difesa, immagazzinamento dell’energia, tecnologie quantistiche e nucleari, nanotecnologie e biotecnologie);
  • istituti di previdenza sociale/agenzie di collocamento.

    Ogni settore di attività è assegnato ad un’amministrazione competente, responsabile di:
    i. formulare l’elenco degli enti inclusi nel perimetro;
    ii. valutare i danni derivanti da un’eventuale interruzione/ compromissione dello svolgimento della funzione/servizio essenziale (es. conseguenze economiche, violazione dei dati personali, potenziali stakeholder);
    iii. individuare misure di mitigazione, al fine di garantire il ripristino e la continuazione della funzione/servizio essenziale.